Purifica e protegge.
Ha numerosi rami, anch'essi a portamento quasi sempre eretto. Le foglie sono aghiformi, persistenti e coriacee, verde scuro, normalmente in verticilli di quattro, con margine dentellato.
I fiori sono piccoli, penduli, molto numerosi, riuniti in ricche infiorescenze terminali, dal colore bianco-crema e profumati.
Fioritura: Marzo-maggio
Frutti: capsule contenenti numerosi piccoli semi.
Nome comune: Radica
Distribuzione [modifica]
È distribuita in Africa settentrionale e centro-orientale, Europa meridionale, e nelle Canarie.
In Italia ha distribuzione peninsulare con popolazioni presenti anche oltre lo spartiacque appenninico; è presente anche nelle isole (tipico elemento della macchia mediterranea).
Usi [modifica]
Le ramificazioni di eriche legate in fascina sono utilizzate per fare scope, e un tempo potevano costituire le coperture e le pareti di abitazioni povere e capanni.
Per ottenere i bozzoli per la filatura della seta, i bachi erano posti, spesso, su rami di erica.
La parte inferiore della ceppa, era "cotto" (combustione interrotta) nella carbonaia nel bosco, per ottenere un carbone in grado di sviluppare molto calore. Il carbone da legno d'erica era richiesto nelle officine dei fabbri per la forgiatura del ferro.
Il legno rossiccio di erica arborea è duro e pregiato, ed è il materiale più utilizzato nella costruzione dei fornelli da pipa. La parte utilizzata per ottenere la pipa è quella nodosa della base, in angolo, il cosiddetto "ciocco".
I fiori hanno interesse apistico ed officinale.